In Carnia c’è il cane procione

La presenza del canide originario dell’Estremo Oriente e diffuso nell’Europa del Nord è stata documentata dall’università di Udine
L’Italia ha un nuovo mammifero in Carnia c’è il cane procione
Avvistata una coppia, potrebbe essersi già riprodotta
di CRISTINA NADOTTI

Foto articolo
La foto dei cani procione
scattata dei ricercatori di Udine


ROMA – Qualche segnalazione di uno strano cane con il muso di un procione, che si aggirava in Alto Adige, era già arrivata, ma ora c’è la prova: in Italia c’è un nuovo mammifero. I ricercatori del Dipartimento di scienze animali dell’Università di Udine sono riusciti a fotografare in Carnia, nella riserva di caccia di Socchieve, un cane procione, un canide diffuso nell’Europa Nord Orientale dove è stato introdotto dall’estremo Oriente per la pelliccia.

Il cane procione è molto simile alla volpe, con struttura robusta e zampe corte, mentre la tipica mascherina facciale nera lo rende molto simile al procione americano. Nella foto carpita dai ricercatori grazie alle fotocamere ad infrarosso, che hanno già permesso di documentare in Carnia la presenza di linci e orsi, si intravvedono due esemplari, un maschio e una femmina, che potrebbero essersi già riprodotti in zona, testimoniando così che non si tratta di un giretto occasionale oltre confine.

“E’ il primo dato certo di presenza di questa specie in Italia – spiega Stefano Filacorda, ricercatore dell’ateneo friulano e responsabile della ricerca condotta in collaborazione con il Distretto venatorio n.2 della Carnia – Avevamo raccolto alcuni campioni di pelo nei siti di monitoraggio della lince e dell’orso, che erano stati attributi a questa specie attraverso analisi microscopica e avevamo trovato tracce sulla neve”.

Ora però la conferma fotografica: “La presenza del cane procione sembra estendersi dal confine sloveno fino all’area centrale della Carnia – dice Filacorda – ora sono necessari studi approfonditi che possano fornire informazioni oltre che sulla reale distribuzione, anche sulla provenienza e sull’effetto che questo nuovo predatore può avere sugli ecosistemi naturali”.


Il cane procione pesa circa sei chili (il peso varia dai 4-6 chili in estate fino ai 10 chili in inverno prima del letargo) e il suo habitat è caratterizzato dalla presenza di zone boscose e corsi d’acqua. I ricercatori lo definiscono un “onnivoro opportunista” perché mangia ciò che è disponibile, spaziando dagli insetti e i piccoli roditori ai pesci, ai crostacei fino a piante, radici e bulbi. Come i procioni, che nell’America del Nord si incontrano anche in città tra i bidoni delle immondizie, i cani procioni non disdegnano i rifiuti e perfino le carcasse di animali morti.

Due anni fa in Carnia era stata documentata la presenza dello sciacallo dorato, un altro canide che aveva sconfinato dalla Slovenia, ma attraverso la penisola Balcanica. La nuova scoperta dell’Università di Udine conferma, oltre alla vivacità della facoltà friulana, il buon esito della politica di controllo del territorio portata avanti in collaborazione con la popolazione.

Fonte: La Repubblica 19 luglio 2005; Gigetto.

5 Risposte a “In Carnia c’è il cane procione”

  1. popolare tutto l friuli con milioni di esempolari di cani-procione !!!

    milioni dio porco!

    milioni dico!!!

    dio boia|! cani-procione a valanga!

  2. no ma ha un cane frocione (forse) o è un frocione (più probabile) o è un cane (difficile)

I commenti sono chiusi.