LEZIONI DI PSICHIATRIA 2

Il fatto stesso che nell’ultimo decennio le cooperative si siano diffuse e moltiplicate non può essere assunto come un indicatore di senso, ma come l’espressione di un processo oggettivo che coincide con la dequalificazione di tutto. Parlo soprattutto della diffusione delle cooperative di tipo A, che ha significato la cessione di quote di servizio in delega a privati: sia perché questi costano meno in generale, sia perché rappresentano dei costi non fissi per le aziende sanitarie. Invece che assumere cento persone, che poi devo tenermi per cinquant’anni, pago adesso cento operatori che in seguito potrò spostare, liquidare, sospendere… Questo non è certo un processo positivo in niente; è un fatto e basta, di cui prendere atto. E c’è da chiedersi  che cosa stanno realizzando, di creativo e di veramente innovativo le cooperative di tipo A.”

Franco Rotelli

Giovanna Gallio (a cura di) Io, la Clu. Conversazioni sull’essere e diventare cooperativa, edizioni e, Trieste, 1997, pag. 85.

Una risposta a “LEZIONI DI PSICHIATRIA 2”

  1. come sempre si risparmia sulle sfighe degli altri…

    ma quand’è che questi riccacci impareranno la solidarietà?

    quando gli taglieranno l’ slk e la figa???

    Guarda silvio che con 1000 € ne ha risparmiati 10.000.000!

    poi mi vieni a dire….

    Più bene hanno, più male fanno!!!

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