Cantada de santo Stefano a Vermean

Si dice – a metà tra storia e leggenda – che questo rito sia nato nel primo dopoguerra quando il giorno dopo natale mentre le donne andavano a messa i mariti si trovavano in piazza a Vermegliano per smaltire le abbuffate del giorno precedente con enormi libagioni di vino rosso e crodeghini. Si tratta di una delle tante manifestazioni della resistenza o del riemergere dei culti pagani legati alla fertilità che si svolgono dal solstizio d’inverno all’epifania e su cui si sono innestate le pratiche cristiane.

Cosa succede in pratica: la banda musicale parte dalla piazza e fa il giro della paese suonando fermandosi in tutte le private e banchetti imbanditi da associazioni e cittadini a mangiare e bere. Dopo il ritorno in piazza della banda – con i musicisti ormai completamente devastati – e qualche motivetto sul palchetto sale un personaggio che intona i canti popolari bisiachi accompagnato da tutte le persone presenti – altrettanto devastate per lo più.

Oggi la banda è arrivata addirittura dopo che la gente aveva finito di cantare tanto era devastata…per ben due volte l’ambulanza è venuta a recuperare due disintegrati…

Rimane comunque sempre un’occasione di divertimento super…

2 Risposte a “Cantada de santo Stefano a Vermean”

  1. Povera banda, mi dispiace che a volte le bande arrivino in ritardo, comunque applausi lo stesso, il coraggio di suonare marcette semimilitari in un mondo che di guerre non ne vuole più è un’ atto di coraggio grande…

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