É la stessa cosa ubriacarsi in solitudine e guidare popoli. Anzi è probabile che il quietismo dell’ubriaco solitario vincerà l’inutile agitazione del condottiero di popoli.
Jean-Paul Sartre L’essere e il nulla
É la stessa cosa ubriacarsi in solitudine e guidare popoli. Anzi è probabile che il quietismo dell’ubriaco solitario vincerà l’inutile agitazione del condottiero di popoli.
Jean-Paul Sartre L’essere e il nulla
Tutte le forme mistiche hanno usato, ai fini di provocare l’«estasi» o gli stati di beatitudine, metodi in grado di alterare la normale chimica del corpo. Le quaresime, i lunghi digiuni dei contemplativi di clausura impoverivano di vitamine il sistema nervoso, provocando una diminuzione dell’efficienza del cervello, in grado di provocare visioni. Le cerimonie medievali dei Flagellanti utilizzavano per le battiture fruste di cuoio intrecciate con filo di ferro. L’atto della frustata liberava nel sangue grandi quantità di istamina e adrenalina, che insieme a varie sostanze tossiche prodotte dalle proteine in via di decomposizione, provocavano visioni simili a quelle degli stati schizofrenici. Il canto continuato, le cantilene interminabili del sacerdote sciamanico, avevano come fine inconscio di aumentare la percentuale di CO2 nei polmoni e nel sangue. E ugualmente per gli esercizi orientali di respirazione.
Da Ugo Leonzio Il volo magico, Mondadori, Milano, 1969
«immortalità fatale e fatalità immortale»
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