GLI ARGONAUTI DI OGGI

da Sconfinamenti 31. Refugees – novembre 2017, p. 81

Secondo una leggenda gli Argonauti – gli eroici personaggi ricordati anche da Omero che si avventurarono ai confini dell’allora mondo conosciuto alla ricerca del mitico vello d’oro – fecero tappa alle foci del fiume Timavo. Il fiume – che si inabissa in Slovenia e ricompare a pochi chilometri da Monfalcone sfociando subito nel golfo di Panzano – è fonte di molte suggestioni. Quello che è il più breve fiume d’Italia infatti vede sulle sponde della sua foce la chiesa di San Giovanni in Tuba che contiene le sue acque utilizzate come fonte battesimale. Si dice che è da qui che il giorno dell’Apocalisse suonerà una delle sette trombe che annunciano la fine del mondo. Non distante da qui si trovano scheletri di dinosauri, ma anche un Mitreo: grotta in cui gli antichi veneravano il dio persiano Mitra. Secoli dopo qui vicino riparavano i terribili pirati Uscocchi. Questo solo per citare alcune storie. La Bisiacaria, terra storicamente attraversata da numerose correnti migratorie, è di nuovo percorsa da genti diverse, novelli argonauti, in cerca di pace e lavoro; beni più preziosi di qualsiasi vello d’oro. Non solo Monfalcone è al centro di questo fenomeno. Ultimamente il tema è di stretta attualità a Turriaco, piccolo comune nel cuore del territorio bisiaco retto da una giunta guidata dal giovane sindaco Enrico Bullian.

Nell ’agosto 2016 emerse la disponibilità del Comune ad accogliere nell’ex caserma dei carabinieri un gruppo di richiedenti asilo. In paese sono stati numerosi i favorevoli a questa politica di accoglienza diffusa, ormai caldeggiata a più livelli per affrontare l’inarrestabile fenomeno migratorio ormai strutturale. Vi si è opposta una minoranza. In questo clima, lo scorso dicembre, ignoti hanno posizionato un rudimentale ordigno esplosivo di fronte a quello che è diventato il Centro di Accoglienza per i richiedenti asilo.Lo scopo era evidentemente intimidatorio. Durante la partecipata manifestazione di risposta al vile gesto e di solidarietà all’amministrazione comunale, decisa ad aprire il centro nonostante le minacce. La manifestazione fu contestata da grette grida xenofobe.L’opposizione cerca ancora di sollevare questioni per ostacolare il centro, perfino ad apertura avvenuta.Nulla comunque ha fatto recedere Amministrazione Comunale e Prefettura e il nuovo Centro di Accoglienza Straordinario è stato aperto e dato in gestione alla cooperativa sociale Duemilauno Agenzia Sociale di Muggia che è gerente anche del locale Centro Giovani e in Regione di altre strutture per minori migranti o per richiedenti asilo.

Il ruolo che come operatori andiamo a ricoprire è fondamentale anche se territorialmente circoscritto. “Accoglienza” la fa un territorio intero, ma tocca a noi attivare percorsi esterni di accoglienza oltre che rispondere a bisogni economici, sanitari, legali. Questa nostra responsabilità ed impegno riguarda quindi sia gli aiuti concreti a necessità primarie, mettendo a disposizione medici, avvocati e quant’altro è necessario, sia nella vigilanza che chiunque sia responsabile dell’accoglienza mantenga fede al proprio mandato.Importante anche la funzione di informazione tramite rapp orti, statistiche, storie di vita, attività svolte per i migranti non solo ad uso amministrativo o scientifico ma anche in senso pubblico e divulgativo.L’aiuto e le risorse riteniamo debbano essere del territorio a partire dagli operatori che guidano l’integrazione. Importante evidenziare come le nostre storie e i nostri percorsi personali (miei e dei colleghi Raffaele, Desirée, Eleonora, Elisabetta, Denise, Matteo) siano il valore aggiunto alla creazione della rete di accoglienza ed è da una buona accoglienza che possono nascere buoni cittadini.I primi richiedenti asilo sono arrivati a Turriaco il 13 febbraio 2017, subito seguiti da un altro gruppo, per un totale di dodici persone provenienti da Afghanistan e Pakistan. Lontani paesi martoriati da conflitti (in cui sono presenti anche truppe italiane) che producono inevitabili ondate migratorie. Ad arrivare a Turriaco sono stati alcuni giovani che hanno disertato diversi gruppi armati; regolari o meno.Lunga la strada percorsa con mezzi di fortuna, a piedi, con precari trasporti e barconi. Iran, Turchia quindi il mare, la Grecia e i Balcani nell’odissea della Balkan route, il corridoio che ha permesso a migliaia di profughi provenienti da Siria, Iraq e Afghanistan di giungere a noi. Raggiungere l’Italia non è più facile che arrivare alla Colchide.

A Turriaco si sono registrati, a un tempo interesse e sospetto, di fronte a questi nuovi paesani. Il percorso di accoglienza e conoscenza reciproca non pare però subire gli intoppi che si temevano. Molte le associazioni, i gestori di locali ed esercizi, ma anche i singoli cittadini che hanno dato il proprio benvenuto e la disponibilità a collaborare con i richiedenti asilo, come peraltro già fatto nella fase preparatoria di raccolta di beni per l’arredo dei due appartamenti: sono stati donati dai cittadini del Mandamento materassi, stoviglie e altri oggetti utili. Il Comune ha proposto ai ragazzi migranti diverse attività: dall’utilizzo della biblioteca, dove si tengono anche colloqui in italiano che i richiedenti hanno ribattezzato “Caffè lingua”, a lavori di manutenzione del verde o di beni comunali, a dimostrazione del fatto che questi nuovi arrivati possono rappresentare altrettante risorse ed un arricchimento per il paese.Per la kermesse “Note di Costituzione” organizzata dall’Amministrazione comunale in occasione dell’anniversario del 25 aprile il gruppo di richiedenti ha proposto una riflessione a partire dalla propria storia di vita, in riferimento all’articolo 10 della Costituzione italiana che recita:

“Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”.

In occasione della Giornata internazionale del Rifugiato il 20 giugno 2017 abbiamo adottato l’hashtag #WithRefugees, coniato dalla Campagna Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e trascorso. La Giornata internazionale del rifugiato, indetta dalle Nazioni Unite, viene celebrata il 20 giugno per commemorare l’approvazione nel 1951 dell a Convenzione sui profughi da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Duemilauno Agenzia Sociale, Comune di Turriaco e Proloco Turriaco hanno organizzato una giornata per ricordarne la ricorrenza a Turriaco presso i campi di calcetto dietro il Centro Giovani a partire dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata. Ad aderire molte le associazioni: Tenda per la Pace e i Diritti – Peace and Human Rights Tent, Benkadì, ANPI provinciale di Gorizia, AUSER Turriaco, Circolo Don Eugenio Brandl, Gruppo Costumi Tradizionali Bisiachi, Bisachinbici, LA QUE SABE ASSOCIAZIONE, Terranova Onlus, Ics Ufficio Rifugiati Onlus, Istituto Pranic Healing Italia, MMA Friuli Fight Team, Acsreos – Amicichesiritrovanoeorganizzanoserate, Filarmonica di Turriaco, Liberatorio D’Arte “Fulvio Zonch”, Associazione FantasticaMente.Ad aprire l’esibizione dei Picc oli Cantori del Grupp o Costumi Tradizionali Bisiachi. Un dibattito sul Diritto d’asilo tra diritto, rappresentazione e realtà con l’avvocato Tamara Amadio e il giornalista Giovanni Tomasin concluso da una mia riflessione e dalle testimonianze di rifugiati. La serata è terminata con il concerto di Matteo Della Schiava accompagnato da Elisa Misolidio e Federica Venudo e l’attesa esibizione del canatutore Alessio Lega accompagnato da Rocco Marchi che ha presentato il suo nuovo disco “Mare nero”.

A rinsaldare il legame tra ospiti e cittadini una cena condivisa con assaggi di specialità dei paesi di provenienza degli accolti del Centro di Accoglienza. E’ stata una giornata importante per il Centro di Accoglienza che si è aperto al paese organizzando un momento di incontro e condivisione per tutti.

“Nessuno sceglie di diventare migrante, sono le condizioni a costringerti a diventarlo. Per vivere in pace è importante accettarsi gli uni con gli altri. La cosa più importante del mondo è l’umanità, solo umanità”.

Con queste parole Shabbir, uno dei primi accolti, ha concluso il suo discorso di saluto e benvenuto all’incontro con i rappresentanti delle associazioni di Turriaco, pochi giorni dopo il suo arrivo nel paese bisiaco.

Cos’è un CAS? Centro di Accoglienza Straordinaria. E’ un servizio di accoglienza diff usa per giovani richiedenti asilo, aperti dalle Prefetture, senza alcun contributo del Comune o altri Enti locali per l’apertura e il loro mantenimento.

Cosa si fa al CAS di Turriaco:

Attività istituzionale svolta come prevista:

  • # corsi di italiano al Centro per l’istruzione degli adulti (CPIA) della provincia di Gorizia sede di Monfalcone.
  • # consulenza giuridica con avvocati CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati: una Onlus nata nel 1990 sotto il patrocinio dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR)
  • # Percorso per l’ottenimento di tessera sanitaria, assegnazione medico di base e sorveglianza sanitaria# Sostegno nelle pratiche burocratico amministrative per i permesso di soggiorno# Pocket money, body shopping, telefono, wi-fi, spesa per abbigliamento e spesa alimentare (non catering per favorire autonomia, autodeterminazione e rispetto dell’alimentazione dell’ospite)# Spazio per supervisione psicologica all’interno del palazzo comunale svolto dalla socia Eleonora De Pangher.

Inoltre:

  • # Formazione sulla sicurezza e dotazione Dispositivi di Protezione Individuali (scarpe antinfortunistiche, guanti, pettorina fluorescente).
  • # Visita del lavoro.
  • # Caffè lingua (anche in svedese e inglese).# Biblioteca comunale con corso uso strumenti informatici (OPAC) grazie ai volontari del Servizio Civile Nazionale e al Consorzio Culturale del Monfalconese.
  • # Pulizia paese e rive Isonzo con l’AUSER.
  • # Allestimento e gestione orti sociali.
  • # Pulizia stradale, dei parchi e delle aiuole.
  • # Pitturazione recinto campo da calcio ASD Turriaco.
  • # Post accoglienza presso la scuola elementare di Turriaco.
  • # Volantinaggio Note di Costituzione, teatro estivo per il Circolo don Eugenio Brandl….
  • # Diretti ai diritti Quattro incontri laboratoriali rivolti ai giovani della Provincia di Gorizia organizzato da Benkadì contro la disinformazione sul tema immigrazione, per un parlare civile, per condividere idee e progetti, per una comunità accogliente (che in fondo esiste già!).
  • # MMA: Mixed Martial Arts MMA Friuli Fight Team di San Canzian d’Isonzo.
  • # Consegna copie dell a Costituzione e partecipazione al concerto pomeridiano giovanile organizzato da ANPI Giovani Monfalcone e ACSREOS del 25 aprile.
  • # Laboratorio di aquiloni (vietati durante il regime dei talebani) e volo successivo. # Celebrazione Giornata internazionale del rifugiato con mostre, dibattiti, concerti, banchetti, animazione, cena condivisa.

A chi spetta l’accoglienza?

Diritto all’accoglienza è di tutti coloro che richiedono la protezione internazionale (fuori dal proprio paese, fondato timore, persecuzione per motivi legati alla propria razza, religione, nazionalità, opinioni politiche o appartenenza ad un determinato gruppo sociale).

Fonti: Decreto legislativo 142/2015>Fonti principali: Dichiarazione ONU art. 14; Convenzione di Ginevra 1951; Protocollo di New York 1967; Carta fondamentale diritti UE 2009 (Direttive europee ; Regolamento europeo – Dublino); Costituzione italiana art 10 co. 3; Testo Unico Immigrazione Bossi-Fini art. 5 Permesso di soggiorno; Circolare commissione nazionale asilo 3716 del 30.7.2015).

65,6 milioni di persone nel mondo sono rifugiate. Chi le accoglie?* Siria 5 milioni di persone.* Afghanistan 3 milioni di persone.* Somalia 1,1 milioni di persone.* Uganda (che ha 39.000.000 abitanti) accoglie dal Sud Sudan 1.140.000 persone* Dadaab (Kenya) 500.000 persone da Somalia* Italia (quindi in Europa continente di 550.000 abitanti) * Europa 361.678 dei quali 181.405 in Italia a fronte di 5.000 morti in mare durante le traversate (dati UNHCR 2016) IL 51% DI COLORO CHE LASCIANO LA PROPRIA TERRA SONO MINORI Come funziona:In FVG accoglienza “spontanea”: le persone da sole vanno e chiedono a differenza del sud dove vengono convogliate coattivamente.Tutti avrebbero diritto ad essere accolti (anche i “Dublino” cioè coloro che in base al sistema nato dalla Convenzione di Dublino hanno toccato altri stati prima del nostro).

Dove

Sigle e parole inglesi vengono usate sempre per nascondere un inganno (Spending review, Job’s act…

Primo Soccorso: CPSA (Centri Primo Soccorso e Accoglienza al sud), CARA (centri di accoglienza per richiedenti asilo) > HOTSPOTS o Hub.

* CAS (Cavarzerani Udine; S. Giuseppe Gorizia ma anche Turriaco).

* SPRAR: mancanza cronica di posti per cui si riversa sulla prima accoglienza che diventa anche seconda.Spesso l’accoglienza semplicemente non c’è… (Gorizia, Jungle sull’Isonzo, sottopasso stazione a Udine).

Procedura HOTSPOT: detenzione de facto; assenza di informazioni (sul diritto d’asilo innanzitutto); pochi mediatori e non di tutte le lingue; Amnesty International ha denunciato l’uso della forza per la fotosegnalazione (con il decreto Minniti-Orlando il rifiuto della fotosegnalazione dà per implicito il pericolo di fuga e quindi il trasferimento in CPR (Centri permanenti per il rimpatrio).

Dove verrà aperto il CPR, a Gradisca all’epoca al CIE (Centro di Identificazione ed Espulsione), si è ribellato Abdel Majid El Kodra: cittadino marocchino trentenne, morto il 30 aprile 2014 all’ospedale di Cattinara (Trieste) dopo otto mesi di coma.

SPRAR: se l’ente locale non lo richiede non viene attivato. POSTI SPRAR 2017: 23.822 RICHIESTE ASILO: 123.000
SISTEMA DI ACCOGLIENZA15 Centri Governativi 14.694 posti7000
Progetti CAS (ora CAT Centri Accoglienza Temporanea) 137.218 posti 649 progetti SPRAR 23.822 post