Monfalcone: funerale alla cultura?

da Konrad 223 febbraio 2017, p. 22

Affossata dalla nuova Giunta comunale la prestigiosa rassegna di teatro civile ContrAzioni

Monfalcone si cambia linea: la rassegna ContrAzioni non verrà confermata.

Grazie a ContrAzioni hanno calcato le assi del Comunale, tra gli altri, Kataklò, Ulderico Pesce, David Riondino, Bebo Storti, Andrea Rivera, Ascanio Celestini, Marco Paolini, Marco Travaglio,Alessandro Bergonzoni, Neri Marcorè, Lella Costa, Natalino Balasso, Banda Osiris, Stefano Bollani, Roberto Saviano oltre alle proposte che considerare locali è limitante di Giuseppe Battiston, Paolo Rossi, Marta Cuscunà, CSS Teatro Stabile di Innovazione FVG.

L’Assessore alla Cultura (con le deleghe ai Servizi funebri e cimiteriali) e urologo Michele Luise – già Assessore alla sicurezza con la Giunta di centrosinistra Pizzolitto – propone operetta per gli anziani e concerti rock per i giovani in sostituzione di una rassegna ritenuta troppo “di nicchia”. “La cultura non può essere autoreferenziale, la cultura non è di sinistra. La cultura è d itutti” dice. Come se la denuncia di drammi quali le morti per amianto, la violenza di genere, la sempre maggiore pervasività delle mafie fossero temi autoreferenziali o appartenessero a una sola parte politica. Il ragionamento è quello consueto, tanto caro al mondo politico post-ideologico, secondo cui tutti gli italiani dovrebbero riconoscersi in una storia comune, ingessata ed innocua come non ci fosse alcuna differenza tra sfruttati e sfruttatori, tra vittime e carnefici.

La lotta al degrado di cui tanto abbiamo sentito parlare in campagna elettorale parte quindi dalla mancata conferma di chi denuncia le radici del degrado. Purtroppo la dinamica non è nuova. Di recente al Comune di Càscina, tradizionale roccaforte rossa alle porte di Pisa, ha vinto la Lega Nord con il risultato che il direttore del locale teatro è stato liquidato e uno spettacolo di drag queen espulso dal cartellone. Il teatro “scomodo” è stato silenziato e la sperimentazione che nel corso degli anni ha attratto artisti del calibro di Jan Fabre, Judith Malina, Peter Brook, è finita.

A Monfalcone non tutti sono restati a guardare.

Oltre a una contestazione prima diuno spettacolo, è partita una raccolta firme presente anche sul portale Change.org a difesa della storica e prestigiosa Rassegna del Teatro Comunale.

Non saranno queste forme di protesta a far cambiare opinione all’attuale Giunta ma sono un segno di protesta verso un impoverimento del panorama culturale locale.Non possiamo fare a meno di rendere noto il fatto che, nel frattempo,l’attrice monfalconese Marta Cuscunà ha concorso tra i finalisti come migliore attrice del premio UBU 2016 (il maggior riconoscimento nazionale in ambito teatrale) per lo spettacolo“Sorry Boys” sold out al Comunale monfalconese il 10 e 11 gennaio scorso proprio all’interno della rassegna ContrAzioni che, dice la Cuscunà, “mi ha fatto scoprire il teatro e decidere di fare questo mestiere”.