Monfy Town nel Far West

Un sabato come tanti a Monfy Town villaggio carbonifero nel Far West del Nord est.
I lavoratori del subcontinente indiano e zone limitrofe – che sfruttati e sottopagati non costruiscono più ferrovie ma transatlantici – sciamano sotto una pioggia sottile tanto anche col bel tempo ormai i mille divieti che li ha presi di mira rendono molto meno piacevole la permanenza nell’orribile piazza centrale – che dopo il costoso restyling ha l’aspetto della pista di un aeroporto e ne ha più o meno la stessa vivibilità – che erano gli unici a tenere viva.
Nel frattempo nelle chiese di quartiere si celebrano cerimonie in cui si investono giovanotti e giovinette del titolo di “soldati di Cristo” e i fedeli accorrono numerosi accalcandosi sulle gradinate dei templi e riempiendo di auto tutto il circondario fin sui marciapiedi e fermate dell’autobus, parcheggi privati e posti per handicappati… tanto le vigilesse sono sicuramente nei pressi della piazza a vessar negretti e ad ammirar vetrine: sicuramente all’amministrazione non interessa sanzionare i pii votanti…
Tra l’altro sarà il raffreddore o sarà la recente ordinanza del sindaco contro chi sputa per terra ultimamente scatarro spesso e volentieri o meglio più spesso e più volentieri…. del resto sono sempre stato un sostenitore del diritto di libero scaracchio e anche ‘sti sindaci sceriffi se fossero un po’ meno miopi anziché vietare gli sputi dovrebbero ripristinare – come nel vecchio West a cui guardano con nostalgia canaglia – le sputacchiere: necessario presidio profilattico e di tutela del buon costume nonché sollazzo per le gare di abilità nel centrarlo…

11 Risposte a “Monfy Town nel Far West”

  1. ewwiwa le sputacchiere… ne ricordo pure una in sagra a planis che fece rabbrividire e protestare gli astanti benpensanti…

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