Ombre sul Vaticano

Chiude i battanti l’emittente lagata alla Santa sede, Telepace. Motivo? I redattori hanno rivendiacato i loro diritti. E il gesuita e psicanalista cattolico Tony Anatrella, noto per le sue battaglie contro l’omosessualità, è accusato di abusi sessuali

 

di blogghissimo

Poco meno di un mese fa ha chiuso i battenti la redazione romana di Telepace, l’emittente romana nata “per un intervento speciale della Divina Provvidenza”, votata ai valori del cristianesimo. La motivazione, come spiegato dal direttore monsignor Todeschini, è la carenza di fondi. La Divina Provvidenza si è data alla macchia: le offerte dei telespettatori si sono ridotte dell’80%. Bilancio canta, così non si può andare avanti.

La verità, però, sarebbe un’altra: da ben due anni una vertenza sindacale vede contrapposti redattori e azienda. Il motivo? Le condizioni lavorative, tanto per citarne alcune arretrati non pagati e lavoro nero. Tutto comincia quando i giornalisti, stanchi di tutto ciò, iniziano ad avanzare le loro rivendicazioni: a quel punto scatta il mobbing. Secondo il sindacato, l’Fnsi, con la chiusura i bilanci non c’entrano nulla: è una semplice ritorsione contro questa redazione “ribelle”, mentre restano funzionanti le atre tre sedi.

Lo stato Vaticano mette le mani avanti e prende le distanze: «La tv è autonoma». Ma il collegamento con la Santa Sede e Telepace esiste, e ha un nome: l’AD Stefano D’Agostini, definito come un autentico padre-padrone. Un articolo del La Stampa di oggi fornisce ulteriori dettagli sul tetro clima che avvolgeva la redazione romana: telefonate intercettate, insulti, violenze psicologiche, umiliazioni. E, udite udite, assemblee farsa convocate dai vertici aziendali per discutere sulla sessualità di alcune giornaliste e stabilire se fossero o no vergini. Le stesse giornaliste erano poi escluse dalle telecronache papali ed emarginate. In particolare la delegata sindacale è stata sommersa di lettere di richiamo e provvedimenti disciplinari per le accuse più ridicole, come quella di aver bestemmiato. Ma ci rendiamo conto?

 

Fonte: http://liberoblog.libero.it/cronaca/bl5323.phtml

3 Risposte a “Ombre sul Vaticano”

  1. ANATRELLA CONSULENTE DI RAZTINGER ACCUSATO DI ABUSI SESSUALI

    Il gesuita e psicanalista ha scritto sul Lexicon, il capitolo su “Omosessualità ed Omofobia

    di aurelio mancuso

    La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta su Tony Anatrella, notissimo psicanalista cattolico, famoso per le sue battaglie contro l’omosessualità. Consigliere del già cardinale Ratzinger, è sicuramente una voce molto ascoltata in Vaticano, ha contributo alla redazione di diversi documenti sulla morale sessuale, tra cui il Lexicon, ponderoso tomo rivolto agli educatori e alla gerarchia cattolica. La notizia dell’accusa di abusi sessuali su due ragazzi è stata pubblicata sul sito Internet di Tetu, la rivista gay più famosa e diffusa di Francia. Daniel Lamarca, uno dei due supposti abusati, ha rilasciato una lunga testimonianza sull’ultimo numero di Golias, rivista cattolica del dissenso, dove racconta che nel 1987, all’età di 23 anni è stato sottoposto a cure per “guarire” dalla sua omosessualità. Lamarca racconta di essere stato sottoposto dallo psicoprete a esercizi di “lavoro corporeo” sfociati in rapporti sessuali. L’altro ragazzo, un seminarista che in seguito agli abusi di Anatrella ha abbandonato la strada clericale, si era confidato con il vecchio vescovo di Parigi, il cardinale Lustiger, che gli aveva promesso di intervenire ma che poi ha insabbiato la faccenda. Ci chiediamo a questo punto, se la Chiesa cattolica riuscirà mai a chiedere davvero perdono per tutte le sofferenze che ha procurato e sta procurando ai giovani e ai gay del mondo. Ogni giorno siamo sottoposti alla dure reprimende morali da parte di un’organizzazione che, per stessa ammissione di tanti preti e cardinali, nasconde violenze contro i minori, abusi nei seminari, discriminazioni contro i gay. La giustizia farà chiarezza sulle accuse rivolte ad Anatrella, noi ci limitiamo a sottolineare come questo portavoce della chiesa in materia di omosessualità, sia evidentemente uno dei tanti preti omofobi cattolici, che hanno grandi problemi personali rispetto alla propria sessualità!

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