SLOVENI DI FRONTIERA

Konrad n. 217 di giugno 2016

Gruppi e associazioni attive nel monfalconese

Articolo riportato anche sull’almanacco “Jadro” del 2017

Ho sempre preferito la parola “frontiera” a “confine”. La frontiera ci parla di un confronto mentre il confine di dà un limite, geografico e mentale, in cui ci rinchiude.

L’area che viviamo, stretta tra Carso e mare, mi pare sia descritta meglio dal termine frontiera. Storicamente ci confrontiamo con persone che parlano lingue diverse e provengono da altri territori o da altri mari, non necessariamente contigui al nostro.

In particolare però ogni giorno ci rapportiamo con chi parla la lingua slovena. La presenza storica di questa componente linguistica è evidente in tantissimi toponimi locali a testimonianza di un radicamento ultracentenario ed una influenza oggettiva. Anche lo Stato italiano l’ha riconosciuto con la legge n. 482 del 15 dicembre 1999 e con il seguente documento di attuazione ovvero il decreto del Presidente della Repubblica del 02.05.2001 n. 345.

La comunità slovena è viva ed attiva nel monfalconese soprattutto sul Carso e a Ronchi (Monfalcone fatica ad accettare questa sua storica componente tanto è vero che l’ha esclusa dalla segnaletica stradale, a differenza della vicina Ronchi).

Molti sono i bambini che frequentano le scuole slovene ma è anche attraverso l’attivismo delle associazioni che le comunità slovena e italiana si confrontano.

Copertina dell’almanacco “Jadro” del 2017

Ricordiamo l’associazione Jadro (Vela) a Vermegliano (Romjan) e la Tržič, parola che è la traduzione di “Monfalcone” e che ha sede proprio là.

Le due associazioni si prodigano in diverse attività: corsi di sloveno, esibizioni corali e molte iniziative culturali e di aggregazione che significano anche un’apertura al territorio con collaborazioni con altri soggetti, enti ed istituzioni locali e non.

A Ronchi c’è la Corale femminile slovena/Ženski pevski zbor iz Ronk e l’Associazione genitori dell’asilo e elementari in lingua slovena Starši ensamble.

L’associazione Jadro e la Zveza slovenske katoliške prosvete/Unione Culturale cattolica slovena di Gorizia con il patrocinio del Comune di Ronchi nello scorso novembre hanno pubblicato il numero XVI della rivista Jadro. Si tratta di un volume illustrato che, in 120 pagine, testimonia della vivacità di questi sodalizi.

Da molti anni ormai le associazioni slovene hanno ridato vita alla tradizione dei Fuochi di San Giovanni: resti di antichi culti solari sparsi come fossili all’interno del complesso di credenze storiche integrate da molti secoli nel cristianesimo dominante” come ricorda Maurizio Puntin.

Quest’anno l’appuntamento nel monfalconese per i fuochi solstiziali è a Selz/Selce il 21 giugno.

In una data da fissare ma a ridosso di questa, Jadro organizza con all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia la presentazione del libro “Frank Uršič – Joško. Un partigiano sloveno della Soška Dolina / Valle dell’Isonzo” (in uscita presso KappaVu) che terminò le sue battaglie con l’arresto, la reclusione e la morte nella Risiera di San Sabba a Trieste.

Slovensko kulturno rekreacijsko društvo/Associazione Culturale Ricreativa Slovena “Jadro”
via Monte sei Busi, 2 – 34077 Vermegliano (GO)
jadro@tiscali.it
0481482015 – 3284721305 (Karlo)

Slovensko Kulturno Športno Rekreacijsko Društvo/Associazione Culturale Sportiva
Ricreativa Slovena “Tržič”
3472471222 – 0481474191 (Lucia)
Via Valentinis, 84 – 34074 Monfalcone (GO)
drustvo.trzic@yahoo.it