INGANNO PARENTALE

Fin da quand’ero piccolo mi dicevano: «Vedrai quando diventerai grande…» con mille sottointesi.

Beh insomma ora sono grande e non ho visto proprio un bel niente.

Qualunque cosa voglia dire «DIVENTARE GRANDE». Comunque penso che 1.90 m per 95 kg, un lavoro (?) e una figlia a carico penso di poter essere considerato grande. Magari non tra le mutande – non sempre per lo meno – ma per altro forse sì…

Ora però mi trovo a commettere gli stessi errori con mia figlia.

«Mangia che diventerai grande come papà» (speriamo di no tra l’altro va beh un uomo ma una donna di 1.90mx95kg…) e avanti così. Insomma lasciando intendere che diventare grandi sia quella gran figata.

Mi ricordo come da piccolo vedevo il mondo degli adulti. Tutto sicuro, regolare, tranquillo anche un po’ palloso (ad esempio non riuscivo mai a sopportare quando i parenti alla fine di pranzi o cene per le feste se ne stavano per ore a chiacchierare di argomenti astrusi tipo lavoro, soldi, politica, talvolta sport come faccio io adesso insomma).

Mi immaginavo che i grandi avessero mille certezze e nessuna paura o nessun dubbio.

Ora però che sono grande io certe volte mi vien da dire a Mira – con un po’ di senso di colpa per averla fatta venire al mondo, in questo mondo – ma che ti fotte: resta piccola, l’evoluzione è una cazzata; dormi, caca, ciuccia le tette, piangi e sclera guardandoti le mani o ascoltando i suoni acuti dei tuoi giochetti tanto quando crescerai non vedrai l’ora di fare le stesse cose che fai ora… Sono pieno degli stessi dubbi, paure, angosce di vent’anni fa. Ma anche gioie, speranze, convinzioni.

Almeno per me è così: come se trent’anni (o quasi) fossero passati in vano.

12 Risposte a “INGANNO PARENTALE”

  1. “dormi, caca, ciuccia le tette, piangi e sclera guardandoti le mani o ascoltando i suoni acuti dei tuoi giochetti”, ma scusa tu queste cose non le fai?

  2. E allora alla faccia delle tue dimensioni sei rimasto piccolo. Come me del resto. Quando andiamo a buttare i cassonetti delle scovazze nella roggia?

  3. provate a buttare la roggia nelle svovazze e dimostrate così di esser cresciuti!

  4. io accetto la sfida invece. solo che a monfalcone non ci sono rogge c’è solo il canale dei dottori e il canale valentinis… l’impegno è arduo però potrei farcela con l’aiuto del fido comi o di fido e basta. strano che fido non sia rasta tra l’altro…

  5. Io voglio abolire le rogge! Si avete sentito bene: niente più rogge nelle vostre città!

  6. Tu usi le rogge come gli ubriachi usano i lampioni: non per illuminarti ma per sostenerti!

  7. ULTIM’ORA – ANSA Milano.

    Un incendio ha distrutto la biblioteca personale di Silvio Berlusconi. Entrambi i libri sono andati distrutti. Il cavaliere e’ apparso molto addolorato, non aveva ancora finito di colorare il secondo.

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