Droga:sacerdote arrestato a Perugia

Bloccato dalla GdF, stupefacenti in un pacco a casa
(ANSA) – PERUGIA, 6 SET – Un sacerdote di 43 anni e’ stato arrestato a Perugia dalla GdF che gli ha sequestrato in casa circa mezzo chilo tra cocaina e marijuana. Sull’indagine viene mantenuto uno strettissimo riserbo. Il religioso e’ stato bloccato nella serata di lunedi’ nella sua abitazione a ridosso del centro perugino. In casa i finanzieri hanno trovato un pacco con all’interno la droga. Lo stupefacente sarebbe stato piuttosto puro e gli inquirenti ipotizzano potesse provenire dall’estero.

e intanto il paparazzo se ne va col capelin de paia (nella foto con un suo vecchio amico).

“Ué, ciao ragazzi, si gioca a figu?”
“Cosa c’hai tu?”
“Io c’ho… Facchetti.”
“AHAHAHA! Sei un…”
“E lo sappiamo tutti! C’hai sempre solo Facchetti! AHAHAH!”
“Ha fatto 5 album solo con Facchetti! Porca troia!”
e intanto manca Fachètti…

e chi se ne…

2 Risposte a “Droga:sacerdote arrestato a Perugia”

  1. “… Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l’allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. Qualcuno le prendeva, qualcuno le sputava di nascosto. Fu mio fratello Sandro a dirmi: se non vuoi mandarla giù, vai in bagno e buttala via. Così facevano in molti. Poi però un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno ‘il caffè’ di Herrera divenne una prassi all’Inter”

    “I miei compagni di allora che si sono ammalati e magari ci hanno lasciato la pelle. Tanti, troppi… Il primo è stato Armando Picchi, il capitano di quella squadra, morto a 36 anni di tumore alla colonna vertebrale. Poi è stato il turno di Marcello Giusti, che giocava nelle riserve, ucciso da un cancro al cervello alla fine degli anni ’90. Carlo Tagnin, uno che le pasticche non le rifiutava mai perché non era un fuoriclasse e voleva allungarsi la carriera correndo come un ragazzino, è morto di osteosarcoma nel 2000. Mauro Bicicli se n’è andato nel 2001 per un tumore al fegato. Ferdinando Miniussi, il portiere di riserva, è morto nel 2002 per una cirrosi epatica evoluta da epatite C. Enea Masiero, all’Inter tra il ’55 e il ’64, sta facendo la chemioterapia. Pino Longoni, che è passato per le giovanili dell’Inter prima di andare alla Fiorentina, ha una vasculopatia ed è su una sedia a rotelle, senza speranze di guarigione…”

    “… nei campionati dilettanti, dove non esistono controlli: lì si bombano come bestie. Quello che più mi fa male però sono i ragazzini… ormai iniziano a dare pillole e beveroni a partire dai 14-15 anni. Io lavoro con la squadra della Borghesiana, a Roma, dove gioca anche mio figlio Michele, e dico sempre ai ragazzi di stare attenti anche al tè caldo, se non sanno cosa c’è dentro. Ho fatto anche una deposizione per il tribunale dei minori di Milano: stanno arrivando decine di denunce di padri e madri i cui figli prendono roba strana, magari corrono come dei matti in campo e poi si addormentano sul banco il giorno dopo, a scuola. Ecco, è per loro che io sto tirando fuori tutto”.

    Ferruccio Mazzola fratello di Sandro ed ex compagno di squadra di Facchetti

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