Così entro di nascosto come un ladro nella casa del ladro.
Mi guardo intorno e nella casa del ladro è tutto rubato.
Pure l’aria che adesso respiro con il fiato corto è frutto d’un furto.
Quando un ladro trova un ladro dentro casa non è mica contento.
Infatti quel ladro mi vede e mi dice: “Stai attento”
Lui mi dice: “Guardami bene, io non sono un ladro soltanto. Io sono il padrone”
Non sappia l’occhio destro quel che guarda il sinistro.
Taccia la bocca memore di quel che ha visto:
che io mi muovo adesso, prima che sia mattino.
Nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.
Ma io dico che a suonare un sonaglio davanti al serpente,
io dico che pure il serpente, pure quello si pente
e capisce che sputare veleno per tutta una vita non gli è servito niente.
Ma il padrone è una cosa diversa, è uno strano serpente.
Il padrone è una cosa diversa, è una bestia curiosa.
Incomincia succhiando il latte da quando è bambino, ma poi succhia ogni cosa.
Non sappia l’occhio destro quel che guarda il sinistro.
Taccia la bocca memore di quel che ha visto:
che io mi muovo adesso, prima che sia mattino.
Nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.
E difatti, alla fine, il padrone è una specie di ladro.
Solo che quando ruba il padrone non è mica reato
e anche quando viene arrestato il suo alibi regge. Perché lui è la legge.
Così entro di nascosto come un ladro nella casa del ladro.
E quel ladro mi dice che lui non è un ladro soltanto.
Ma neanch’io sono un ladro e gli dico e così mi avvicino: “Io sono un assassino”.
E così sotto il cielo turchino c’è un padrone di meno.
evviva il re specialmente se morto
Facciamo Gigetto NUOVO RE D’ITAGLIA
comi re del pisello
pin – infarina
Pin in Farina
Pin in Betulla