Delibera definitiva dell’AIFA: il Ritalin torna in commercio

 Nonostante le pressioni di politici, medici ed associazioni, il Consiglio d’Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ha autorizzato la reimmissione in commercio nel nostro paese del contestato psicofarmaco per bambini Ritalin.

Nonostante le pressioni e gli inviti alla prudenza di buona parte del mondo politico, della comunità scientifica e di quella civile – e in anticipo di tre settimane sulla data della delibera preannunciata pubblicamente – il Consiglio d’Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ha autorizzato la reimmissione in commercio nel nostro Paese del contestato psicofarmaco per bambini Ritalin, oggetto non più tardi di due settimane fa di un pesante avvertimento della Food And Drug Administration americana per i potenziali rischi di ictus, crisi maniaco-depressive, complicazioni cardiache e morte improvvisa anche su bambini in cura a il manifesto della campagna "giù le mani dai bambini"normale dosaggio terapeutico.

“Si tratta – ha dichiarato Luca Poma, portavoce di “Giù le Mani dai Bambini”, la prima campagna indipendente in farmacovigilanza per l’età pediatrica – di un’accelerata inspiegabile e gravida di conseguenze negative per la salute dei bambini, in quanto i protocolli diagnostico-terapeutici elaborati dall’AIFA e dall’Istituto Superiore di Sanità sono del tutto lacunosi ed orientati soprattutto verso la soluzione farmacologica. Nonostante l’acceso dibattito in Parlamento (sono previste nuove interrogazioni nei prossimi giorni) l’AIFA agisce come un ‘battitore libero’, facendo di fatto gli interessi dei produttori: questo è scandaloso, dovranno assumersi la responsabilità di fronte al Paese”.

“Al fine di garantire un uso sicuro e appropriato del farmaco – ribatte l’AIFA in una nota – e a limitarne l’impiego in casi selezionati e non rispondenti alle sole terapie psico-comportamentali il provvedimento assunto oggi dal Consiglio di Amministrazione dell’Aifa vincola la prescrizione del farmaco all’osservazione di un rigidissimo protocollo che prevede l’esecuzione di una diagnosi differenziale e la definizione di un Piano terapeutico da parte di Centri di neuropsichiatria infantile individuati dalle Regioni e l’istituzione di un apposito Registro nazionale presso l’Istituto Superiore di Sanità.

Ma i promotori della campagna “Giù le Mani dai Bambini” non ci stanno ed annunciano battaglia. “Non dimentichiamo – conclude Poma – che il Consiglio d’Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco è presieduto da una ex alta dirigente di FarmIndustria, la lobby delle multinazionali farmaceutiche. Promuoveremo quindi tutte le più opportune azioni per ricorrere contro questa decisione affrettata e lesiva dell’interesse dei minori italiani“.

Per maggiori informazioni: http://www.giulemanidaibambini.org/
www.aifa.it

Linda Grilli

da: http://www.prontoconsumatore.it/ArchivioArticoli/tabid/72/ItemID/881/View/Details/Default.aspx