Fuarce Friûl: storie dall’operoso e ricco nordest

A Udine, nella strada che dalla città porta verso Tolmezzo, c’è la più alta concentrazione di iper e supermercati d’Europa. “Anche qui, in quattro anni – dice il tenente Fabio Pasquariello, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri – i furti commessi dagli anziani sono aumentati del 40%. Per affrontare il problema, ho incontrato anche i direttori e responsabili sicurezza di questi centri commerciali. Ho spiegato che il furto semplice si persegue solo su querela, mentre chi fa danni – ad esempio strappando una confezione – può essere accusato di furto aggravato e non serve querela. Ho anche detto che, se il direttore ci chiama, noi non possiamo fare da pacieri: dobbiamo denunciare chi ha commesso il reato”.

“Per questo – continua – tanti direttori, quando trovano l’anziano che ha rubato, si limitano a fargli pagare la merce e a dirgli di non presentarsi mai più nel supermercato. L’anziano che ha rubato per fame, quando ci vede arrivare in divisa, resta di ghiaccio. Non riesce nemmeno a parlare. Sono strani ladri, i vecchi. Rubano la confezione di tonno che costa meno, o il prosciutto cotto in offerta speciale. Ma la fame è brutta. Noi carabinieri vediamo la povertà anche dentro le case, quando entriamo perché ci sono stati maltrattamenti o liti. Trovi famiglie che hanno la tv al plasma e niente in frigorifero. Gli addetti alla sicurezza dei supermercati dicono che gli anziani sono la categoria più a rischio: rubano più dei ragazzi in cerca di dvd o cd e degli extracomunitari. Secondo le mie informazioni, extracomunitari e pensionati sono alla pari, ma solo perché questa è una zona di confine e gli extracomunitari residenti e soprattutto di passaggio sono tanti. Con le bande di ladri professionisti riusciamo a ottenere successi. Abbiamo individuato una banda di croati che organizzava viaggi in Italia e costringeva altri croati che dovevano pagare debiti agli usurai a compiere furti. Li abbiamo messi in galera. Ma contro il vecchio che quando ci vede resta quasi paralizzato, che puoi fare?”.

I titolari dei supermercati in questo pezzo di Nordest, non vogliono i loro nomi sui giornali. “Ci sono anche gli anziani onesti e non vogliamo perdere clienti”. Raccontano però che anche le tecniche si sono affinate. “Non solo aggiungono frutta al sacchetto già pesato: lo tengono sollevato al momento della pesata, così lo scontrino è più leggero”. “Il ladro più abile? Un anziano che veniva tutte le mattine a comprare una pagnotta. Un giorno l’abbiamo fermato a addosso aveva 80 euro di cibi vari”. “Nel mio piccolo market di paese, dopo trent’anni di attività, tre mesi fa ho dovuto assumere un addetto all’anti taccheggio”. “Ai vecchi noi non facciamo mettere l’acqua minerale sul bancone della cassa. La lasciano sul carrello, così non fanno sforzi. E c’è chi se ne approfitta e fra due confezioni ben strette l’una all’altra infila una busta di bresaola o di salmone”.

“Il furto più piccolo? C’è una signora che quasi ogni giorno si ruba un ovetto Kinder, e non ha nipoti. L’altro giorno un anziano è stato trovato mentre rubava una cioccolata da 1,05 euro”. “Ormai, quando li fermi, senti la stessa litania: non riesco ad arrivare a fine mese, ieri ho pagato la luce e sono rimasto senza soldi…”. Ma ci sono anche parole commosse. “Quando li fermi, i vecchi, ti fanno stare male. Appena riescono a riprendere fiato ti chiedono solo una cosa: “per carità, non ditelo ai miei figli””.

http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/cronaca/furti-pensionati/furti-pensionati/furti-pensionati.html

9 Risposte a “Fuarce Friûl: storie dall’operoso e ricco nordest”

  1. comi non è in pensione ma ha la prostata infiammata… i vecchi in galera sono una soluzione in effetti… una proposta per le prossime elezioni del prplpdra

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