Germinal: 110 anni della rivista libertaria triestina. Intervista a Claudio Venza

su Konrad, n. 226, maggio 2017

Il giornale Germinal usciva per la prima volta a Trieste il 26 aprile 1907. Ricorrono quindi i 110 anni dalla sua nascita. Ne parliamo con lo storico e noto esponente del gruppo libertario Claudio Venza.

Nel 1907 vede la luce il giornale Germinal.
Trieste era sotto il Potere dell’Austria-Ungheria e risentiva ancora dello choc del febbraio 1902 quando, da uno sciopero dei fuochisti del Lloyd, scaturì il primo sciopero generale. Lo Stato austriaco fece sparare contro i manifestanti causando 14 morti. Sorse però un nuovo movimento operaio più deciso e  combattivo. Gli anarchici parteciparono al moto popolare e spinsero per radicalizzare la lotta. Dopo pochi anni, il Gruppo Germinal iniziò a diffondere il suo giornale.
Venne preso il nuovo nome dato, nella Francia rivoluzionaria del 1789, a un mese della primavera, quando la natura si ridesta e mostra tutta la sua forza. Germinal fu anche un famoso romanzo di Emile Zola e l’ultimo grido dell’anarchico Michele Angiolillo, ucciso dallo Stato nella Spagna del 1897. Per non dire dei nomi propri (senza santo!) che si diffusero soprattutto in Spagna, ma anche in Francia e in Italia.

Ci fu una seconda edizione nel 1921 ce ne puoi parlare?
Nel 1921, nel fuoco degli scontri con gli squadristi fascisti e con i carabinieri, uscirono diversi numeri che incitavano ad approfondire la rottura con il nuovo dominio statale. Inoltre si prestava molta attenzione a Sacco e Vanzetti in carcere negli USA e condannati alla sedia elettrica.

Dopo c’è stata la parentesi nera del fascismo quindi la riattivazione dopo la seconda guerra mondiale.
Il fascismo e la guerra non costituirono solo due periodi di clandestinità e di lotta violenta (anarchici locali accorrono già nel luglio 1936 ad aiutare la rivoluzione spagnola). Questi decenni sradicarono le radici popolari dell’anarchismo, in Italia e a Trieste.
Nel 1946, il rinato Gruppo Germinal dovette scegliere, dati gli scarsi mezzi, tra una sede o un giornale. I compagni scelsero il giornale in quanto forma più incisiva per far conoscere l’Idea e il Movimento. Erano lavoratori sopravvissuti alle carceri, al confino, all’esilio e agli asfissianti controlli del regime. Si impegnarono a fondo per scrivere e diffondere Germinal superando il boicottaggio e le calunnie di chi dominava la scena politica: il Partito Comunista guidato dagli stalinisti.

Il 1968 e la lunga coda dell’autunno caldo hanno visto il giornale libertario – e il gruppo che lo animava – diventare un punto di riferimento in città. Cosa ricordi di quel periodo che hai vissuto da protagonista?
Il Primo Maggio del 1969 fu il solo Umberto Tommasini a sfidare i burocrati del Partito e del Sindacato e a diffondere il foglio al corteo. La situazione cambiò nel giro di pochi mesi: gruppi di studenti si avvicinavano alle idee libertarie e si apriva la sede di via Mazzini 11 e si rafforzò Germinal.

Cos’è Germinal oggi?
Negli ultimi anni sono spariti tutti i “concorrenti” (non solo le testate della sinistra extraparlamentare ma perfino la potentissima Unità) e Germinal continua a uscire e, al Primo Maggio, viene sempre più richiesto.
Alcuni filoni tematici si riproducono nelle pagine della testata. La questione ecologista si ripresenta anche con gli articoli di Murray Bookchin che ha scritto, tra i primi, sull’ “ecologia sociale”.
Negli ultimi numeri si trovano analisi e riflessioni sull’esperienza del Rojava, dove si sta cercando di realizzare, oltre all’equilibrio tra società e natura, l’eguaglianza tra i sessi, il superamento di ogni forma di razzismo, la solidarietà tra i popoli di quella regione e, in prospettiva, del mondo intero. Se c’è una luce nel buio mediorientale, questa proviene dalle lotte e dalla maturazione della coscienza che fa passi avanti malgrado gli scontri armati con i fanatici islamisti dello Stato Islamico e le mire egemoniche di potenze regionali e mondiali.
Da più di un secolo, Germinal vuole contribuire alla presa di coscienza degli sfruttati e degli oppressi per eliminare ogni regime autoritario e ogni persona sottomessa. E non è un piccolo obiettivo.

GERMINAL Giornale Anarchico e Libertario
http://www.germinalonline.org/

Gruppo Anarchico Germinal – Trieste
https://germinalts.noblogs.org/