LA SCIENZA TRA ETICA E CONFLITTI DI INTERESSE

Scienza e conflitti di interesse: la testimonianza dell’ex direttore del British medical journal

Lazio » Roma » 29-30 novembre – Villa Piccolomini – Via Aurelia antica 164 – Roma – Due giorni di confronto tra scienziati e filosofi al IV congresso internazionale «Scienza e società» della Fondazione Diritti Genetici

La scienza tra etica e profitto, un rapporto ambiguo in cui gli interessi privati rischiano di compromettere la trasparenza dell’informazione scientifica, in particolare in biologia e nei suoi tradizionali filoni applicativi, dalla biomedicina agli Ogm, studi recenti dimostrano che in molti casi la letteratura scientifica, benchè pubblicata sulle testate più prestigiose, è di dubbia attendibilità, specie su temi «sensibili» per l’industria.

Che cosa sta accadendo, dunque, alla ricerca e alla comunicazione biomedica? E’ ancora possibile sollevare la questione morale della scienza?

Al IV Congresso internazionale «Scienza e società – Etica, conoscenza scientifica, comunicazione«, organizzato dalla Fondazione Diritti Genetici il 29 e 30 novembre a Roma, la testimonianza di Richard Smith, ex direttore del British Medical Journal, alla guida della prestigiosa rivista per 12 anni, autore del libro «The trouble with medical journals«, e di Jean-Michel Panoff, microbiologo dell’Università di Caen (Francia), collaboratore del biologo molecolare Gilles Eric Séralini nello studio indipendente che nella primavera scorsa confutò le valutazioni rassicuranti presentate dall’Efsa sul mais transgenico Mon 863.
La due giorni di riflessione proseguirà poi con scienziati, filosofi, giornalisti, e vedrà confrontarsi, fra gli altri, Ermanno Bencivenga, Filosofo della scienza all’Università della California; Marcello Cini, Fisico ed epistemologo all’Università La Sapienza di Roma; Luisella Battaglia, Bioeticista all’Università degli Studi di Genova, che affronterà il tema dell’abuso dei test genetici in medicina; Giuseppe Altamore, saggista e giornalista di Famiglia Cristiana, autore del libro «I padroni delle notizie. Come la pubblicità occulta uccide l’informazione».

Aprirà i lavori Mario Capanna, Presidente Fondazione Diritti Genetici.

Dopo l’esperienza di coordinamento della Consultazione nazionale su Ogm e modello di sviluppo agroalimentare – che ha già raccolto più di tre milioni di voti firmati per un’ agricoltura sostenibile e libera da organismi transgenici, e che si concluderà il 9 dicembre prossimo -, la Fondazione Diritti Genetici apre dunque un confronto tra il mondo della scienza e quello degli editor scientifici sul tema della credibilità dell’informazione, come tappa ulteriore della grande mobilitazione nazionale che si sta svolgendo nel Paese .

A conclusione dei lavori, venerdì 30 alle ore 21.30, sarà rappresentato «Mi fido di te«, spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Massimo Carlotto e Francesco Abate, con Massimo Carlotto e Francesco Abate (voci narranti), Loris Contarini (voce recitante) e Maurizio Camardi (sassofoni, flauti elettrici, elettronica), un affascinante noir sul mondo della sofisticazione alimentare, in scena per la prima volta.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

fondazionedirittigenetici.org

da: http://www.newsfood.com/Articolo/Eventi/20071127-Scienza-conflitti-interesse-testimonianza-ex-direttore-British-medical-journal.asp


I dubbi degli anti-Ogm sul lavoro dell’Efsa

[…]

Durante il convegno “Scienza e societa” la Fondazione Diritti genetici, organismo di ricerca scientifica indipendente, ha denunciato che gli studi fatti dall’Efsa, l’agenzia europea per la sicurezza alimentare, «non vanno fino in fondo e si accontentano di dati spesso carenti e incompleti sugli ogm e le loro possibili conseguenze sulla salute e l’ambiente». «La nostra attività è per certi versi simile a quella dell’Efsa – spiega Matteo Lener, biologo che coordina alcuni studi della Fondazione – perché facciamo delle analisi di valutazione indipendenti, utilizzando lo stesso materiale che usa l’Efsa, oltre alla bibliografia scientifica sui possibili impatti dell’Ogm nell’ambiente e nella salute, proiettandoli sulla realtà italiana».

[…]

Durante il convegno della Fondazione diritti genetici, il presidente Mario Capanna aveva fatto una distinzione tra scienza buona e scienza cattiva, foraggiata da industrie farmaceutiche e multinazionali e interessata solo al profitto. «È contro questa cattiva scienza e scienziati “squillo-profittuali” che bisogna lottare e di cui bisogna diffidare.

Un caso emblematico di cattiva scienza è rappresentato dal professor Umberto Veronesi» ha accusato Capanna, secondo il quale Veronesi avrebbe in più sedi dichiarato che grazie al riso transgenico Golden rice e ai suoi precursori della vitamina A è sparita la cecità dovuta a questo problema nei bambini cinesi. «Peccato che il Golden rice per ora non esiste e non è in commercio – ha concluso Capanna – e quindi non è mai stato mangiato da nessun bambino. Un dettaglio non indifferente, soprattutto se si considera che Veronesi è anche il vice-presidente di Genextra, società biotech che gode di finanziamenti privati».

da: http://www.lanuovaecologia.it/scienza/biotech/8614.php