METODO MONTESSORI? però quando ci vuole ci vuole… o no!?

Milano, maestra provoca taglio lingua bimbo per zittirlo

Reuters – Mar 27 Feb

MILANO (Reuters) – Un’insegnante è passata alle forbici per zittire un alunno di seconda elementare, provocandogli un taglio sulla lingua, che ha avuto bisogno di cinque punti di sutura per essere rimarginato.

Lo riferiscono i carabinieri a cui è stata esposta denuncia e il direttore della scuola elementare di Milano dove è avvenuto l’episodio.

“Stiamo accertando i fatti tramite un’indagine ispettiva . Verificheremo esattamente la dinamica. Nel frattempo l’insegnante è stata cautelativamente sospesa”, ha fatto sapere Anna Maria Dominici, direttore scolastico della Lombardia.

La giovane insegnante di sostegno, che ora rischia di essere licenziata dalla scuola, aveva sostituito l’insegnante di ruolo, assentatasi momentaneamente.

Il bambino, di origini nordafricane, è stato portato al pronto soccorso dove gli sono stati sottoposti cinque punti di sutura, riferiscono i carabinieri, secondo cui si sarebbe trattato probabilmente di un gioco.

“Ci auguriamo che il bambino riprenda al più presto le sue lezioni. Abbiamo invitato la famiglia a riportare il bambino a scuola”, ha aggiunto la direttrice della scuola che si trova nel quartiere cinese di Milano e dove si possono studiare anche lingue extraeuropee come cinese e arabo.

Dominici fa sapere che i genitori del piccolo hanno sporto denuncia tramite il legale di famiglia.

Guardia giurata minaccia con una pistola un ragazzo in biblioteca.
La motivazione? Faceva troppo casino
Mercoledí 28.02.2007 09:31

Dalle scuole alle biblioteche. I ragazzini sono sempre di più nel mirino, in un mondo della formazione che pare avvitato in una spirale distruttiva. Così, dopo il bimbo con la lingua mozzata, dopo le botte nelle scuole, dopo gli studenti che toccano le terga di una professoressa (segno che la pazzia è in entrambi i fronti), arriva la minaccia di un vigilante di una biblioteca.

Il fatto è di quelli che fanno impallidire di rabbia chi ama la cultura e pensa che i ragazzi debbano frequentare le biblioteche. A essere minacciato è stato un ragazzino, undici anni, sorpreso con il bicchierino della cioccolata calda davanti alla macchinetta distributrice della biblioteca comunale di via San Paolino, periferia sudovest di Milano.

Dietro di lui, un uomo di 50 anni, guardia giurata da 15, si avvicina in silenzio, lo prende per i capelli ed estrae la pistola, gliela punta in viso. Gli dice di smetterla di dare fastidio, dopo una giornata “turbolenta” nella quale il ragazzino e i suoi amici – subito defilatisi – avevano in effetti fatto casino un po’ in tutta la biblioteca.

Una giornata dura, quindi, per il vigilantes, con questi bambini che scorazzano e disturbano. Alle 19 non ci ha visto più e ha estratto la 45. E’ ovviamente intervenuta la polizia. Ascoltati in disparte uno dall’altro, i ragazzini hanno dato tutti la stessa versione dei fatti e per la guardia giurata sono arrivati i guai. Il fatto, mai saputo prima, risale a qualche tempo fa, mentre è storia di queste ore il processo che vede il vigilante sul banco degli imputati per il reato di «minacce gravi aggravate», articoli 612 e 339 del Codice penale.

I genitori di Cristian, che di notte ha gli incubi e si è rivolto ai medici, nel processo davanti al giudice milanese Anna Introini si sono costituiti parte civile. Lui, la guardia, intanto è davvero nei guai. E’ disperato e si difende motivando il gesto con lo stress di essere stato dietro a quei ragazzini tutto il tempo. La pistola? Non gliela avrebbe puntata alla tempia, ma verso il soffitto. Resta il gesto, tremendo. E, forse, anche la maleducazione di ragazzini.

7 Risposte a “METODO MONTESSORI? però quando ci vuole ci vuole… o no!?”

I commenti sono chiusi.