Richiesta aiuto contro le "terapie riparative"

Come primo atto concreto contro le "terapie riparative" di Nicolosi (che, lo ricordo, sarà in Italia il 21 e il 22 maggio per presentare il suo nuovo libro sul riorientamento sessuale) chiedo di fare copia e incolla della lettera sottostante e di inviarla agli indirizzi e mail degli ordini di medici, psicologi e psichiatri (trovate gli indirizzi e e-mail di seguito).
Vi chiedo di spendere dieci minuti del vostro tempo per una causa che ci riguarda tutt* e vi chiedo di diffondere il più possibile questa iniziativa. Vi annuncio inoltre che vorrei fare la stessa cosa per chiedere a programmi del livello di Report e di Presa diretta di occuparsi del caso Nicolosi e di smascherare chi c’è veramente dietro quest uomo e le sue associazioni che stanno prendendo piede in tutto il mondo.
Insieme possiamo farcela
Marino Buzzi
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E-mail da inviare ai seguenti indirizzi:
info@cnopsicologi.it
redazione@altrapsicologia.it
tutela@altrapsicologia.it
segreteria@fnomceo.it
redazione@osservatoriopsicologia.it
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Alla cortese attenzione di:

Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi
Altrapsicologia
Federazione Nazionale Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri

Gentil* Signor*,
il 21 e il 22 Maggio 2010 a Brescia, in occasione della presentazione del nuovo libro di Joseph Nicolosi, che si professa psichiatra e psicoterapeuta, si terrà un seminario che tratterà anche il tema delle terapie riparative.
Come certo saprete Nicolosi è a capo del NARTH (National Association for Research & Therapi of Homosexuality) con sedi in tutto il mondo ed è il principale ideatore della cosiddetta “terapia riparativa” che si propone di “guarire” gli/le omosessuali per dar loro un “corretto” indirizzo sessuale.
L’omosessualità non è più considerata una malattia da molti anni, come si evince dal DSM IV, eppure continuiamo a trovare medici ( o presunti tali) che cercano di curarla proprio come una malattia.
La terapia riparativa è pericolosa a causa degli effetti disastrosi che può avere su menti fragili e facilmente condizionabili. Spinge le persone a non vivere serenamente la propria identità sessuale e affettiva e non riconosce l’omosessualità come una variabile naturale della sessualità.
A queste terapie possono essere sottoposti/e anche minorenni obbligat* a prenderne parte dalle famiglie.
Se è vero che i rispettivi ordini di medici, psicologi e psichiatri non considerano più l’omosessualità come una malattia è giusto e doveroso che si rinneghino pubblicamente e attraverso ogni mezzo a disposizione le pratiche del dottor Nicolosi per impedire che, anche in Italia, prenda piede questa pericolosa prassi che spinge le persone omosessuali all’infelicità e che potrebbe suscitare nelle menti più fragili danni irrevocabili.
Da anni le persone GLBT (gay, lesbiche, bisessuali, transgender e transessuali) lottano contro ogni genere di discriminazioni e faticano, a causa di un clima diffuso di paura nei confronti dei diversi e di una forte omofobia, a vedere riconosciuti i propri diritti.
Il dottor Nicolosi, che è appoggiato da molte fondazioni religiose, induce non solo gli/le omosessuali a non accettarsi ma, in qualche modo, fa passare il messaggio che le persone GLBT non devono essere accettate per ciò che sono.
Chiedo, come cittadino, che le vostre associazioni e i vostri ordini prendano una posizione chiara sull’argomento.
Abbiamo bisogno di sapere come la pensano i/le medic*, gli/le psicolog* e gli/le pschiatr* italian*
Chiedo inoltre che si disconoscano pubblicamente i metodi e le terapie di Nicolosi e che si istituisca un comitato che si impegni a capire in che modo vengono messe in pratica le suddette terapie così da tutelare i/le eventuali pazienti.
Sarebbe utile anche avviare un serio e costruttivo dibattito sull’argomento promuovendo l’intervento di esperte ed esperti del settore.
Grazie per l’attenzione che vorrete riservare ai temi proposti
Cordialmente
[Nome e Cognome]
[Città]