Terapia deambulatoria






A Ulm, secondo la tradizione, si conservava nel Seicento la scarpa di Ahasvero, l’ebreo errante. Con quelle suole a prova di secoli si potrebbe intraprendere qualsiasi cammino, esercizio che i medici, un tempo, consideravano salutare per l’equilibrio psichico. Dice una nota a piè di pagina nell’edizione italiana completa dei racconti di Hoffmann, a proposito di un personaggio reale preso a modello dallo scrittore: «F. Wilhelm C. L. von Grotthus (1747-1801), cercava di combattere la malattia mentale ereditaria nella sua famiglia compiendo lunghissimi viaggi a piedi. Morì pazzo a Bayreuth».

Claudio Magris Danubio

Mi pareva interessante questo spunto su follia/movimento. Tema peraltro non nuovo viste le considerazioni iniziali di Deleuze e Guattari ne L’anti-Edipo su follia/nomadismo, la follia come fuga-movimento a partire dal Lenz di Büchner (altro folle camminatore)…