Sta nascendo il Forum della salute mentale

Ultimamente mi sta capitando di impegnarmi all’interno del costituendo Forum della salute mentale del Friuli – Venezia Giulia. I “compagni” – come si dice all’interno di certi circoli esclusivi – potrebbero dire che per un anarchico è una presa di posizione contraddittoria rispetto ai propri ideali…io non sono del tutto convinto. E’ certo che il forum è nato dall’esigenza di uniformare legge (la famosa 180) e teorie psichiatriche con le pratiche effettivamente in atto, quindi uno scopo sostanzialmente “istituzionale” – anche se tra virgolette. Un altro degli scopi del forum però è quello malcelato – vedi le parole di Peppe Dell’Acqua a introduzione dell’incontro di Monfalcone… – di fare fronte all’incipiente – così almeno pare – legge di riforma della psichiatria che il governo Berlusconi ha intenzione di varare – con un parziale ritorno al sistema manicomiale seppur edulcorato. Uno scopo quindi marcatamente di opposizione politica, seppur riformista o girotondina – come si potrebbe dire. Il fatto è che ritengo che nei fatti il forum avrà come espressione pratica qualcosa di simile a quella del telefono viola, quindi la denuncia degli abusi psichiatrici. Ritengo inoltre che finché si continuerà – come si sta facendo – a mantenere il forum come un’associazione di liberi cittadini – si è insistito più volte su questo punto  malgrado la sproporzione tra i membri dei vari DSM e quella delle altre persone coinvolte (leggi membri di associazioni e del privato sociale, senza chiaramente neanche considerare gli utenti che finora sono stati tagliati fuori completamente) a vantaggio chiaramente dei primi – si potrà evitare i rischi di burocratizzazione e istituzionalizzazione – un rischio sempre presente: soprattutto in psichiatria – e in questo lo strumento di internet può essere validissimo.

Personalmente sto vivendo questa esperienza soprattutto come un’esperienza professionale, seppur non mi manchi l’entusiasmo e la voglia di partecipare ad un’esperienza che è profondamente culturale e politica (anche nel senso deteriore del termine a tratti)…

Vedremo che succederà…

Luca

PS a proposito di questi argomenti avevo già scritto qualcosa tempo fa sul blog della residenza dove lavoro e credo riproporrò quei post tali e quali perché credo sia necessario comunque mantenere aperto e pubblico il dibattito su temi come questi e perché – come detto poco sopra – per avere uno strumento che eviti per quanto possibile ogni burocratizzazione o voltafaccia…