Come una favola. Alla fine sono arrivate le scuse. Silvio Berlusconi ci ha pensato diverse ore e poi ha scritto alla moglie: “La tua dignità è un bene prezioso“. La tempesta è scoppiata mercoledì mattina, quando in prima pagina di Repubblica è comparsa la clamorosa lettera di Veronica Lario, che chiedeva a suo marito “pubbliche scuse”. Con un’iniziativa senza precedenti, la moglie dell’ex presidente del Consiglio ha scritto a Repubblica esprimendo la sua “reazione” alle affermazioni del leader di Forza Italia indirizzate ad alcune delle signore presenti in pubblico durante la cena di gala seguita alla consegna dei Telegatti. In quell’occasione il Cavaliere si era lasciato andare: “…se non fossi già sposato la sposerei subito”. E ancora: “Con te andrei ovunque“.
LA LETTERA DI SCUSE DI SILVIO BERLUSCONI ALLA MOGLIE
Ecco il testo della lettera inviata dal Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi alla moglie Veronica: “Cara Veronica, eccoti le mie scuse. Ero recalcitrante in privato, perché sono giocoso ma anche orgoglioso. Sfidato in pubblico, la tentazione di cederti è forte. E non le resisto. Siamo insieme da una vita. Tre figli adorabili che hai preparato per l’esistenza con la cura e il rigore amoroso di quella splendida persona che sei, e che sei sempre stata per me dal giorno in cui ci siamo conosciuti e innamorati. Abbiamo fatto insieme più cose belle di quante entrambi siamo disposti a riconoscerne in un periodo di turbolenza e di affanno. Ma finirà, e finirà nella dolcezza come tutte le storie vere. Le mie giornate sono pazzesche, lo sai. Il lavoro, la politica, i problemi, gli spostamenti e gli esami pubblici che non finiscono mai, una vita sotto costante pressione. La responsabilità continua verso gli altri e verso di sé, anche verso una moglie che si ama nella comprensione e nell’incomprensione, verso tutti i figli, tutto questo apre lo spazio alla piccola irresponsabilità di un carattere giocoso e autoironico e spesso irriverente. Ma la tua dignità non c’entra, la custodisco come un bene prezioso nel mio cuore anche quando dalla mia bocca esce la battuta spensierata, il riferimento galante, la bagattella di un momento. Ma proposte di matrimonio, no, credimi, non ne ho fatte mai a nessuno. Scusami dunque, te ne prego, e prendi questa testimonianza pubblica di un orgoglio privato che cede alla tua collera come un atto d’amore. Uno tra tanti. Un grosso bacio Silvio”.
ECCO LA LETTERA DELLA MOGLIE DI SILVIO BERLUSCONI
“Egregio Direttore con difficoltà vinco la riservatezza che ha contraddistinto il mio modo di essere nel corso dei 27 anni trascorsi accanto ad un uomo pubblico, imprenditore prima e politico illustre poi, qual è mio marito. Ho ritenuto che il mio ruolo dovesse essere circoscritto prevalentemente alla dimensione privata, con lo scopo di portare serenità ed equilibrio nella mia famiglia. Ho affrontato gli inevitabili contrasti e i momenti più dolorosi che un lungo rapporto coniugale comporta con rispetto e discrezione. Ora scrivo per esprimere la mia reazione alle affermazioni svolte da mio marito nel corso della cena di gala che ha seguito la consegna dei Telegatti, dove, rivolgendosi ad alcune delle signore presenti, si è lasciato andare a considerazioni per me inaccettabili: ‘… se non fossi già sposato la sposerei subito. Con te andrei ovunque.
Sono affermazioni che interpreto come lesive della mia dignità, affermazioni che per l´età, il ruolo politico e sociale, il contesto familiare (due figli da un primo matrimonio e tre figli dal secondo) della persona da cui provengono, non possono essere ridotte a scherzose esternazioni. A mio marito ed all´uomo pubblico chiedo quindi pubbliche scuse, non avendone ricevute privatamente, e con l´occasione chiedo anche se, come il personaggio di Catherine Dunne, debba considerarmi “La metà di niente”. Nel corso del rapporto con mio marito ho scelto di non lasciare spazio al conflitto coniugale, anche quando i suoi comportamenti ne hanno creato i presupposti. Questo per vari motivi: per la serietà e la convinzione con la quale mi sono accostata a un progetto familiare stabile, per la consapevolezza che, in parallelo alla modifica di alcuni equilibri di coppia che il tempo produce, è cresciuta la dimensione pubblica di mio marito, circostanza che ritengo debba incidere sulle scelte individuali, anche con il ridimensionamento, ove necessario, dei desideri personali. Ho sempre considerato le conseguenze che le mie eventuali prese di posizione avrebbero potuto generare a carico di mio marito nella sua dimensione extra familiare e le ricadute che avrebbero potuto esserci sui miei figli.
hhhhh
Cose Nostre/ Veronica e Silvio, che rottura
Guarda il videocommento di Affari Italiani
Questa linea di condotta incontra un unico limite, la mia dignità di donna che deve costituire anche un esempio per i propri figli, diverso in ragione della loro età e del loro sesso. Oggi nei confronti delle mie figlie femmine, ormai adulte, l´esempio di donna capace di tutelare la propria dignità nei rapporti con gli uomini assume un´importanza particolarmente pregnante, almeno tanto quanto l´esempio di madre capace di amore materno che mi dicono rappresento per loro; la difesa della mia dignità di donna ritengo possa aiutare mio figlio maschio a non dimenticare mai di porre tra i suoi valori fondamentali il rispetto per le donne, così che egli possa instaurare con loro rapporti sempre sani ed equilibrati.
RingraziandoLa per avermi consentito attraverso questo spazio di esprimere il mio pensiero, La saluto cordialmente”.
(segue: Massimo Cacciari ad Affari)
http://canali.libero.it/affaritaliani/politica/larioberlusconi3101.html
mi scuso pubblicamente con comi
teghe è lesivo della mia dignità
caro ceghe, eccoti le mie scuse
chissà come lo ciuccia la veronichetta
Evviva l’amore!
sempre evvia! ma non dite che non vi ho tenuti aggiornati sull’affaire veronica
veronica ciuccia…?!
pin lario
i lario
teghe cacciari
gigi culo
comi brambilla
veronicaghesso
Veronica ciuccia!
comi budget bozzo