Una delle dodici persone che erano nello studio medico di Berlino
ha telefonato ai servizi medici per chiedere aiuto. Un terzo uomo è grave

La casa della tragedia
Durante la seduta una delle dodici persone che partecipavano alla terapia ha telefonato ai servizi medici di emergenza mentre parte del gruppo stava perdendo conoscenza nello studio del medico, alla periferia della capitale tedesca.
Un uomo di 59 anni è morto sul posto, mentre un altro paziente di 28 anni è deceduto in ospedale, dove era arrivato in coma. Un terzo uomo è ancora in coma e le sue condizioni sono ritenute critiche, mentre gli altri nove sono stati dimessi, ha reso noto la polizia. A quanto riferisce la procura, il medico, 50 anni, è stato interrogato e ha ammesso di aver somministrato ai pazienti "varie sostanze e psicodroghe" per "ampliare la loro coscienza". Al momento non ci sono indicazioni che il medico volesse deliberatamente uccidere i pazienti e la polizia non è ancora in grado di chiarire quale droghe siano state usate.
Il professionista, si legge sulla targa all’ingresso del suo studio-abitazione, offre terapie ‘psicolitiche’. Secondo indiscrezioni non confermate, riportate oggi dai giornali, ai pazienti era stato offerto un cocktail di eroina, anfetamina ed ecstasy. Alcuni pazienti erano ancora coscienti, ma in stato confusionale, quando sono intervenuti i servizi medici e si sono opposti con tutte le forze al ricovero: è dovuta intervenire la polizia.
La Repubblica 20 settembre 2009