UN PARERE TECNICO

sapendo che lavoro nell’ambito della salute mentale capita che amici mi chiedano consigli. anche oggi mi è arrivata una email con la richiesta di un parere. io non ho saputo rispondere in modo rassicurante…



ciao,

 
ti disturbo per un parere tecnico. la nostra vicina di casa di sopra vive sola, ha una 70ina d’anni e sicuramente non sta bene.
ogni tanto si aggrava e ieri ha aggredito la baby sitter dei vicini urlandole che nel palazzo non vive nessuno e spintonandola. i vicini hanno chiamato il CIM che gli ha risposto che loro intervengono solo su segnalazione della polizia (!).
mi sembra bestiale che in generale, e a trieste in particolare, non vi siano meccanismi di aiuto a persone con problemi mentali, che non passino dalla polizia. possibile che se una persona ha un disagio e non chiede personalmente aiuto (non credo che la signora sia in grado di chiedere aiuto) non vi sia alcun aiuto possibile almeno che non combini casini tali da coinvolgere la polizia?
hai idea se ci sono meccanismi più umani che si possono mettere in moto?

Una risposta a “UN PARERE TECNICO”

  1. La chiamata ai servizi sociali non passa dai carabinieri. In casi di questo genere si chiamano o uno o l’altro, tanto per lo più arrivano insieme. O prima uno e poi l’altro. Il problema negli uffici pubblici è che quando si chiede un’informazione l’operatore risponde solo per quel che gli compete e non dà altre indicazioni, di cui è al corrente. “Non è di mia comptenza” Clic. Quando magari basterebbe dire “Non è di mia competenza è competenza di quell’ufficio lì”. Io esagero e vado oltre: “Aspetti che le cerco il numero, ha carta e penna?”, poi magari richiamo per sapere se è tutto a posto.

    Il problema dei servizi è che spesso uccidono quel poco di senso civico che la gente talvolta tira fuori. Magari ti preoccupi per uno sconosciuto in difficoltà, il servizio ti tratta a pesci in faccia e la volta successiva che vedi qualcuno in difficoltà ti dici “per farmi maltrattare, evito” Oppure ti complicano l’esistenza in maniera assurda, per cui aiutare diventa tirarsi la zappa sui piedi. Se la gente venisse valorizzata quando compie qualcosa di buono, si comporterebbe più spesso con responsabilità.

    Il governo parla di sicurezza, di inasprimento delle pene, di introdurre nuovi reati, istiga alla delazione. Utilizza le punizioni e le connivenze per cercare di migliorare il mondo. Non si migliora il mondo con i valori sbagliati e cioè la repressione e la delazione. Manca l’idea di premiare o valorizzare la gente responsabile e solidale.

    Le persone sarebbero più al sicuro nelle città se potessero contare una sull’altra: mettere pattuglie in più o istituire ronde di esaltati cambia poco o nulla, perchè non si può essere ovunque e non si risolve il problema.

    Scusa se ho sbrodolato con il commento, ma il tema mi sta a cuore…

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