Un ambiente ostile: dal Bangladesh a Monfalcone

da Il Monfalconese, n. 6 del 27 giugno 2023, pagina 4

Si è appena conclusa la mostra fotografica “Un ambiente ostile: vita dei Rohingya”. Il progetto organizzato dal Circolo libertario Caffè Esperanto ha messo in reste parte dell’attivismo e associazionismo monfalconese con La Sinistra, Benkadì, Bangla flavour, Associazione Nuovo Corso. Le immagini sono state visibili nelle sedi dei gruppi organizzatori dal 5 maggio al 16 giugno scorso.

I Rohingya sono una popolazione di religione musulmana, che ha subito il massacro da parte dell’esercito birmano nel 2015. Si sono quindi rivolti al Bangladesh che però li segrega in campi profughi al confine, in territori a rischio di alluvione. La mostra, organizzata da Shafiur Rahman, un giornalista e documentarista inglese di origine bangladese, vede protagoniste le foto scattate dagli stessi Rohingya che vivono nei campi. Attraverso le loro fotografie, che raccontano la loro vita quotidiana, denunciano la loro condizione e smontano le visioni e le rappresentazioni miserabilistiche e pietistiche che l’occhio orientalista e la prospettiva coloniale occidentale hanno su rifugiati, profughi e sfollati.

Oltre cento persone – sia italiane che di origine bangladese – hanno sfilato per il centro cittadino di Monfalcone in occasione dell’Inaugurazione mostra il 5 maggio scorso. A illustrare i temi e i contenuti della mostra a Monfalcone è stato Habib Rahman della Rohingya Action North East, una organizzazione britannica attiva nella sensibilizzazione e solidarietà alla causa Rohingya. Habib Rahman, già sindaco della città di Newcastle upon Tyne (una città in Inghilterra di oltre 300.000 abitanti) e stato riconfermato per la quarta volta consecutiva consigliere nel municipio proprio la sera prima di venire a Monfalcone.

La mostra è stata anche un pretesto per approfondire diverse tematiche legate alla questione migratoria: dallo specifico tema Rohingya, a rotte migratorie globali, per giungere a parlare dei mutamenti di dinamiche ed identità di nuovi cittadini monfalconesi di origine bangladese. Durante il periodo di esposizione della mostra infatti ci sono stati eventi settimanali: proiezioni di film, dibattiti e la presentazione del libro di Francesco Della Puppa “La linea dell’orizzonte” che si è dimostrato fondamentale per comprendere le rotte migratorie dal Bangladesh all’Italia al Regno Unito.

Quello che resta di questo mese è un maggiore consapevolezza sul diritto al movimento e all’asilo nelle decine e decine di partecipanti alle iniziative e una rete associativa che si vuole porre come presidio alla deriva razzista della città dei cantieri.