Fino al 25 Febbraio
Vincent Van Gogh passò un periodo della sua vita al manicomio di Saint-Paul-de-Manson, in Provenza, alla fine del giugno del 1889. Fu internato con la diagnosi di epilessia, alcolismo e schizofrenia dopo aver malmenato il povero Gauguin ed essersi tagliato la parte inferiore dell’orecchio sinistro per regalarla ad una prostituta del quale si invaghì. La storia del geniale pittore olandese è comunque solo un pretesto con cui Stefano Massini, scrittore toscano appena trentenne, dipinge ‘il ritratto spietato di un uomo che fa guerra alla sua testa’. ‘L’odore assordante del bianco’ (edito da Ubu Libri) è uno spettacolo che ci proietta nelle atmosfere gelide e anonime di un manicomio in cui si consuma un dramma umano. Il testo, vincitore del prestigioso premio Tondelli, si districa nel labirinto mentale del genio, analizza in profondità il suo tormento interno in bilico tra la follia e lucidità. Non capita spesso di vedere rappresentati giovani autori quindi è meglio non lasciarsi perdere l’occasione.

Teatro Metastasio Stabile della Toscana Nuove produzioni
L’ODORE ASSORDANTE DEL BIANCO
scritto e diretto da Stefano Massini
scene Laura Benzi
costumi Micol J. Medda
luci Roberto Innocenti
con Mauro Malinverno,
Antonio Fazzini, Roberto Posse,
costumi Micol J. Medda
luci Roberto Innocenti
con Mauro Malinverno,
Antonio Fazzini, Roberto Posse,
Fernando Maraghini, Massimiliano Paggetti,
Roberto Gioffré
Il testo ha vinto il Premio Pier Vittorio Tondelli
nell’edizione 2005 del Premio Riccione.
La Giuria, presieduta da Franco Quadri ne ha riconosciuto
la “scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica,
in grado di ridarci anche visivamente il tormento con feroce immediatezza espressiva”.
nell’edizione 2005 del Premio Riccione.
La Giuria, presieduta da Franco Quadri ne ha riconosciuto
la “scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica,
in grado di ridarci anche visivamente il tormento con feroce immediatezza espressiva”.